Il Natale ormai è vicino… perché non creare una speciale atmosfera natalizia insieme ai nostri amici a quattro zampe con delle favole e leggende su questo fatidico periodo??
Ecco alcune storie/leggende che hanno come protagonisti i nostri amici animali!
- Le renne di Babbo Natale e Rudolph: secondo la tradizione popolare che racconta il legame tra Babbo Natale e le imponenti renne che hanno il compito di trainare la slitta, si dice che siano 8 e nella poesia “A Visit from St. Nicholas” del 1823 hanno anche dei nomi: Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder e Blitzen. Circa un secolo dopo ne venne affiancata
un’altra: Rudolph, la famosa renna dal naso rosso. Rudolph è la nona renna di Babbo Natale, diversa dalle altre perché ha un naso rosso che emette un’intensa luce e per questo viene derisa dalle altre renne. Tuttavia, nella notte di Natale, a causa di una forte tempesta di neve con nebbia e visibilità ridotta, Rudolph riesce ad avere ha la sua rivincita mettendosi in testa alla slitta e con la luce del suo naso guida Babbo Natale e le altre renne nella consegna dei doni.
- La leggenda del pettirosso: Questa leggenda natalizia spiega perché il pettirosso ha una macchia rossa sul petto. Un piccolo uccellino marrone viveva nella stalla a Betlemme insieme al bue, l’asinello, Giuseppe, Maria e Gesù bambino. Una notte, mentre tutti dormivano, l’uccello
si accorse che il fuoco si stava spegnendo e pur di tenerlo acceso e mantenere al caldo il bambinello volò giù e tenne vive le fiamme con il movimento delle ali per tutta la notte. La mattina fu “premiato” con un petto rosso brillante, simbolo del suo amore per il neonato re.
- La storia della pecora nera: E’ la storia di una pecora nera, malvista, additata e presa in giro dal resto del gregge e dagli altri animali. Un giorno, esausta di tutti gli scherzi continui, la pecora nera decise di andare a vivere da sola in montagna. Qui una notte vide da lontano una grotta illuminata: era la grotta dove pernottavano Giuseppe, Maria e il neonato bambinello. Così decise di raggiungere quel luogo. Anche loro non erano accettati in società. La pecora nera si offrì di riscaldare il bambino con la sua lana e all’indomani Gesù svegliandosi le mormorò nell’orecchio: “Sono venuto per questo: per le pecore smarrite!” e la pecora si mise a belare di felicità.