Direttamente dalla rubrica #QUELLOCHENONSAPEVI
L’isola di Man è un territorio situato nel Mar d’Irlanda, tra le due isole dell’Irlanda e della Gran Bretagna. Non è molto nota, ma è ricordata per una certa particolarità che riguarda la sua fauna. In questo territorio, infatti, si è sviluppata una razza endemica di gatti, detta appunto gatto dell’Isola di Man, celebre per la condizione genetica della mancanza della coda e della lunghezza delle zampe anteriori che è inferiore alle posteriori.
Siete curiosi di sapere la storia?
Riguardo i GATTI DELL’ISOLA DI MAN ci sono due versioni: una leggenda e una storia vera.
La leggenda narra che quando ci fu il diluvio universale, Mosè chiamò a raccolta tutti gli animali del mondo per riunirli nella sua arca al fine di conservare la vita sulla terra. La coda per entrare nell’arca era immensa e i poveri animali spingevano per entrare. Ovviamente quelli più grandi e forti furono i primi, mentre i più piccoli e deboli rimanevano indietro; tra questi ultimi c’era anche un animale timido e diffidente che non ama molto la ressa e il contatto con altri animali: il gatto, che restò, così, in disparte e aspettò che tutti furono dentro l’arca. Mentre Mosè chiudeva il grande portone dell’arca, il gatto decise di salire e saltò di corsa: con un gran balzo si trovò nell’arca, ma sfortunatamente il portone chiudendosi, gli mozzò la coda! Arrivò l’alluvione e l’arca cominciò a navigare. Accortosi di questo gran misfatto, il gatto viaggiò nell’arca nascondendosi per la vergogna da tutti gli altri animali, ma lo spazio era poco e non ce la faceva più. Decise così di scappare: quando l’arca passò vicino ad un isola, si tuffò e nuotò fino alla riva. Quell’isola era proprio l’Isola di Man e da allora quel gatto venne chiamato con lo stesso nome dell’isola in cui si rifugiò.
Di seguito, invece, vi racconteremo la reale storia. Intorno al XVIII nell’Isola di Man una colonia di gatti subì una mutazione genetica: perse la coda e sviluppò una maggiore altezza delle zampe posteriori rispetto a quelle anteriori, tanto da conferire alla razza un aspetto singolare e un’andatura simile a quella di un coniglietto. Essendo una piccola isola, fu inevitabile il fatto che la mutazione ebbe modo di fissarsi definitivamente. Gli allevatori della zona hanno poi fatto delle ricerche e approfondito la questione e hanno scoperto che se i genitori sono tutti e due portatori del gene mutante, il cucciolo omozigote non sopravvive; perciò gli incroci avvengono tra gatti con la coda e gatti senza coda. Nelle cucciolate, quindi, nascono ancora gatti con la coda. Gli allevatori hanno distinto quattro tipologie di gatto dell’Isola di Man: Longy (gatto con la coda), Stumpy (con un moncone di max 3cm), Rumpy Riser (gatto con una o due vertebre più allungate, ma in modo da farlo sembrare comunque senza coda) e Rumpy (gatto completamente senza coda).
Ecco qui sotto un simpatico gatto dell’Isola di Man.